L’articolo del Messaggero Veneto sul conferimento del premio “Udine Campione 2011″ a Mara Navarria.


Sorriso smagliante e cuore «al 100% friulano», la 26enne Mara Navarria, incoronata ieri in castello “Udine campione 2011”, ha in serbo per quest’anno due stoccate: raggiungere la qualificazione olimpica e laurearsi in Scienze motorie il 18 aprile. Nei suoi grandi occhi scuri si legge tanta dolcezza e al tempo stesso una ferrea determinazione, quella grinta che l’ha portata dai primi passi sulla pedana a San Giorgio di Nogaro, con la società Gemina, al Gruppo sportivo dell’Esercito italiano e ai successi mondiali. Nata a Udine e figlia del sindaco di Carlino, dove ha vissuto per vent’anni, prima di trasferirsi, cinque anni fa, a Roma, è cresciuta in una famiglia numerosa («Siamo in quattro fratelli»). L’amore per la scherma scorre nel Dna dei Navarria. «Anche mia sorella Caterina, che si dedica alla sciabola, è in nazionale – racconta orgogliosa Mara –, sono più in tensione per lei, quando gareggia, che per me stessa quando affronto la pedana. Pure mio fratello sta ottenendo ottimi risultati. E pensare che ha iniziato quasi per gioco e per spirito di emulazione, dicendo: proviamo a vedere se sono capace anch’io come mia sorella». La vita a Roma della 26enne friulana si divide fra l’università di Tor Vergata e lo sport. Un anno e mezzo fa Mara si è sposata con il suo preparatore atletico, Andrea Lo Coco, originario di Casarsa Della Delizia. «Così ci vediamo anche di mattina per il training – spiega – e poi al pomeriggio invece mi alleno con il maestro Oleg Puzanov. Quando ho conosciuto mio marito giravo già il mondo, dunque riusciamo a organizzarci e a incastrare i vari impegni della giornata». Del Friuli però ha tantissima nostalgia. «Appena posso ritorno a casa – confessa l’atleta –. Roma è una città bellissima, ma qui la qualità di vita è migliore. I miei veri amici, quelli di sempre, la mia famiglia e quella di mio marito sono qui. Porto sempre con me, nella sacca, la bandiera del Friuli: spero di poterla sventolare presto sul podio, per tenere alto il nome della mia terra. Me l’hanno regalata i miei amici. Prima la tenevo appesa all’ingresso della nostra casa romana. Gli ospiti mi domandavano sempre che cosa fosse». Ricevere il premio come personaggio sportivo dell’anno nella cornice del salone del Parlamento per Mara è un onore. «Sono molto contenta – conferma la spadista –. Spero che “Udine campione” mi porti fortuna. Sento di avere, ora, una nuova responsabilità: quella di non tradire la fiducia che mi è stata data con il premio e di rendere onore nelle gare al nome del Friuli e della sua capitale». Nonostante tutti i suoi impegni, la giovane di Carlino riesce anche a coltivare i suoi numerosi interessi: «Sto cercando di prendere la patente nautica senza limiti di miglia. Vorrei navigare a vela. Quando esci in mare è come ritornare a casa: il silenzio, la tranquillità. Nel tempo libero, poi, mi dedico anche alla fotografia. Utilizzo ancora i rullini, in bianco e nero». Dopo la cerimonia, Mara è partita per Ravenna, dove oggi disputerà una gara open. Una data è segnata in rosso sul suo calendario: il 9 febbraio quando nel Qatar si terrà la prima delle competizioni a squadre valevoli per la qualifica olimpica. «Ora siamo terze, passano le prime cinque. Incrociamo le dita» conclude Mara. E tutto il Friuli farà il tifo per lei.
Ilaria Purassanta
Messaggero Veneto, domenica 15 gennaio 2012


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