comunicato stampa del 6 gennaio 2014 

Udine – Ultima giornata di gara al PalaIndoor per la Coppa del Mondo Under 20 di scherma e ultime soddisfazioni per la squadra azzurra. Ancora una volta è stata la sciabola a portare l’Italia sul gradino piĂą alto del podio. Il team composto da Luca Curatoli, Leonardo Affede (oro e bronzo nell’individuale di ieri), Francesco D’Armiento e Iacopo Rinaldi ha sconfitto in finale Francia A per 45-40, lo stesso punteggio con cui il quartetto tricolore aveva superato la Russia in semifinale, Russia che ha conquistato poi il bronzo. Sfortunata la prova di Italia B, composta da atleti Under 17: la squadra condotta dal friulano Leonardo Dreossi nei quarti di finali ha ceduto il passo a Francia B con il punteggio di 45-44. Dreossi ha dimostrato ancora una volta tutta la sua qualitĂ  mettendo a segno una serie di parziali favorevoli per la sua squadra. L’ultimo oro della manifestazione è andato all’Ungheria che ha sconfitto per 45-43 la Russia nella prova di fioretto maschile. L’Italia, dopo aver perso per un soffio la semifinale contro i russi, si è rifatta vincendo in modo netto contro l’equipe britannica.  Al termine della tre giorni di gare, il medagliere vede la Francia in testa grazie soprattutto alle proprie squadre, vincitrici di due ori e un argento. L’Italia, nonostante le 7 medaglie totali (2 ori e 5 bronzi), chiude al secondo posto. Al terzo posto gli Stati Uniti con due ori e un bronzo, conquistati tutti nelle prove individuali. La grande delusa è la nazionale russa che con 4 argenti e 3 bronzi è arrivata ad un passo dallo sbancare il PalaIndoor ma che alla fine si è trovata al sesto posto, alle spalle anche di Ungheria e Israele. In chiaro e scuro le prove dei quattro atleti regionali, tutti allievi della Gemina Scherma di San Giorgio di Nogaro. Se si può parlare di sfortuna per Michela Battiston, sconfitta per 15-14 dalla connazionale Gargano in un assalto non privo di contestazioni arbitrali, ci si aspettava qualcosa di piĂą da Federica Donati, terza a Udine l’anno scorso, Francesco De Robbio – il “cavallo pazzo” della Gemina Scherma di San Giorgio di Nogaro ha avuto un passaggio pagato a caro prezzo -, e Leonardo Dreossi, non brillante nell’eliminazione diretta della gara individuale ma ottimo oggi nella prova a squadre. L’edizione 2014 va in archivio come una delle piĂą combattute tra le otto consecutive disputate in Friuli Venezia Giulia. Questo perchĂ© la tappa di Udine è ormai la piĂą frequentata del circuito internazionale ed è diventata la prova generale dei Campionati Europei e Mondiali. La centralitĂ  di Udine rispetto ai Paesi dell’Est e del Centro Europa, la competenza dell’organizzazione diretta dal Presidente di Scherma FVG Paolo Menis fanno sì che il futuro per la manifestazione si presenti roseo.


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